Genere: drammatico, biografico
Attori principali: Seydou Sarr, Moustapha Fall, Issaka Sawagodo, Hichem Yacoubi, Doodou Sagna, Khady Sy, Venus Gueye, Cheick Oumar Diaw e Bamar Kane
Paese di produzione e anno di uscita: Italia, Belgio; 2023
Sceneggiatura: Matteo Garrone, Massimo Gaudioso, Massimo Ceccherini, Andrea Tagliaferri
Musiche: Andrea Farri
Produttori esecutivi: Alessio Lazzareschi
Produttori esecutivi: Alessio Lazzareschi
TRATTO, IN PARTE, DA UNA STORIA VERA
Trailer del film:
Trama: Seydou e Moussa sono cugini adolescenti nati e cresciuti a Dakar, ma con una gran voglia di diventare star della musica in Europa. Tutti in Senegal li cautelano contro il loro progetto, in primis la madre di Seydou(Khady Sy), ma i due sono determinati e, di nascosto, intraprendono la loro grande impresa. Un viaggio che si rivelerà un'odissea attraverso il deserto del Sahara costellato dei cadaveri di quelli che non ce l'hanno fatta, le prigioni libiche e il Mediterraneo interminabile e pericoloso. I furti, le violenze e i soprusi non si conteranno, ma ci saranno anche gesti d'umanità e gentilezza in mezzo all'inferno. Soprattutto, Seydou dovrà scoprire che cosa comporta mettersi al timone della propria e altrui vita in circostanze ingestibili. Riusciranno mai i nostri a raggiungere l'Italia?
Commento: Un film molto particolare parlato in wolof (ovvero la lingua del Senegal) che io ho visto al cinema in francese e con i sottotitoli in italiano (OK??) e che tocca in maniera delicata il tema dell'immigrazione! Garrone dirige e scrive abbastanza bene, riuscendo a mescolare il dramma con i pochi momenti comici: le due ore vorresti non finissero mai, per quanto scorrono via! I due protagonisti sono bravissimi e dominano dall'inizio alla fine (specie Seydou che riveste il ruolo principale); alcune scene, poi, sono molto toccanti e ti fanno pensare al fatto che il tema sopra citato non è inventato: è reale! Purtroppo anche ai giorni d'oggi le persone che vivono in Africa o in Medio Oriente vedono l'idea di lasciare la propria casa per raggiungere l'Italia o l'Europa in generale come un qualcosa di impossibile e che comporta enormi sacrifici! Inoltre sanno (o comunque gli viene raccontato da chi, magari, ne sa di più) che il pericolo è imminente: potrebbero morire; potrebbero finire in qualche prigione; potrebbero separarsi da persone alle quali durante l'odissea si sarebbero affezionate ..... può succedere davvero di tutto, per cui la possibilità di riuscire nell'impresa è davvero minima, come il film cerca di far capire! Quindi per me, nonostante all'inizio fossi un pochino scettico in quanto, dopo aver visto "Le nuotatrici" su Netflix che tratta lo stesso tema, pensavo che mi sarei ritrovato di fronte a roba già vista, e nonostante l'unica pekka, forse, del finale in quanto un pochino troppo sbrigativo (ma che comunque non mi è dispiaciuto), il tutto risulta essere veramente incredibile, anche grazie alla fotografia che si mischia con i colori del deserto e dell'Africa in generale! Contento che l'abbia visto anche il Papa; che abbia ricevuto un paio di riconoscimenti al festival di Venezia e che sia diventato un punto d'attenzione per l'America, in quanto si sta pensando di candidarlo al premio Oscar di miglior film straniero per il 2024!!! Vi prego, fatelo! Se lo merita!
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